Equilibrio del pH Vaginale: Scopri le Cause delle Variazioni

Che cos’è il pH vaginale, e perché è importante?

Il pH è uno dei parametri più citati quando si parla di benessere intimo, ma prima di indagarne le motivazioni è bene ricordarne la definizione generale.

Il pH è una scala che si applica a tutte le sostanze e ne descrive il grado di acidità: il pH 7 indica una sostanza neutra mentre, valori inferiori sono sintomo di una maggiore acidità, al contrario valori maggiori identificano le basi.

Il pH vaginale fisiologico è compreso tra 3,8 e 5,0, ed è determinato dalla presenza di acido lattico prodotto dalla microflora vaginale, a prevalenza di lattobacilli. Mantenere questo pH è essenziale per la salute vaginale, perché prevenire l’insorgenza di infezioni, come la vaginosi batterica e la candidosi.

Quando può variare il pH vaginale?

Il pH vaginale è spesso soggetto a fluttuazioni a causa di diversi fattori, tra i quali:

• Diverse fasi della vita: prima del menarca e di nuovo dopo la menopausa, il pH è generalmente superiore a 4,5 a causa dei bassi livelli di estrogeni. Nelle donne in età fertile, il pH tende a essere compreso tra 4,0 e 4,5.
• Il ciclo mestruale: poiché il pH del sangue è più elevato rispetto a quello dell’ambiente vaginale, la sua presenza durante le mestruazioni può aumentare il valore del pH vaginale.
• Le infezioni: la presenza di batteri patogeni e diverse condizioni (come la vaginosi batterica e le malattie sessualmente trasmissibili) possono causare un aumento del pH, rendendo l’ambiente vaginale più adatto alla loro crescita continua.
• Il sesso: durante il sesso, il pH vaginale aumenta temporaneamente per favorire la sopravvivenza degli spermatozoi, che hanno una natura più alcalina.
• Lavande vaginali: il lavaggio eccessivo e l’uso di soluzioni antibatterici o profumati possono disturbare la flora batterica benefica e alterare il pH vaginale.
• Farmaci: gli antibiotici possono influenzare l’equilibrio batterico vaginale, causando cambiamenti nel pH.