Candidosi e rapporti sessuali: esiste una correlazione?
Il contributo della trasmissione sessuale della Candida rimane un argomento di dibattito. La candidosi vaginale è considerata infatti una condizione che si verifica a seguito di squilibri interni nell’ambiente vaginale, piuttosto che una vera e propria malattia sessualmente trasmissibile. Il solo contatto sessuale con un partner infetto non è sufficiente per contrarre la candidosi e la possibilità di trasmissione durante un rapporto sessuale dipende da numerosi fattori.
Tuttavia, alcuni studi hanno dimostrato un’associazione tra la candidosi vaginale ricorrente e l’aumento della frequenza dei rapporti vaginali, del sesso orogenitale e del numero di partner e una concordanza delle specie riscontrate tra donne con candidosi vaginale ricorrente e i rispettivi partner.
È importante considerare che la proliferazione della candida può essere indirettamente influenzata dai rapporti sessuali in quanto l’attrito e la manipolazione della zona genitale possono causare microtraumi e irritazione, che potrebbero alterare la flora vaginale e favorire la crescita e la diffusione del fungo.
In ogni caso, se uno dei partner ha un’infezione da Candida, è importante che entrambi vengano trattati contemporaneamente per limitare la possibile infezione reciproca.
Candida nelle donne non sessualmente attive e negli uomini
È fondamentale ricordare che la candidosi vaginale può verificarsi anche in donne non sessualmente attive o che non hanno mai avuto rapporti sessuali vaginali, poiché, alla base dell’infezione, sono coinvolti fattori come il pH vaginale, l’equilibrio della flora batterica e il funzionamento del sistema immunitario.
Inoltre, anche gli uomini possono sviluppare un’infezione asintomatica o sintomatica da Candida, che può verificarsi a seguito del contatto sessuale con una partner infetta. Tuttavia, come per le donne, la Candida può colpire anche gli uomini non sessualmente attivi o che non hanno rapporti con partner affetti da candidosi vaginale.