F.A.Q.

LE NOSTRE RISPOSTE ALLE TUE DOMANDE SU UNGHIE E PELLE

Abbiamo raccolto tutte le risposte alle domande che più frequentemente vengono poste in merito alle patologie legate alle problematiche delle unghie e della pelle. Qui troverai risposte immediate ai tuoi dubbi e consigli utili per prevenire il contagio.

Da “Come si trattano le ferite?” a “Come trattare i funghi delle unghie e cosa fare per evitarne la comparsa?”, a “Quali scarpe indossare in caso di unghia deformata?”: consulta le nostre F.A.Q. per avere le idee più chiare in merito a pelle e unghie, ai disturbi che possono interessarle e ai comportamenti da seguire per prendersene cura e mantenerle in salute.

ONICOMICOSI

Le unghie sono costituite dalla cheratina, una proteina che compone i peli (inclusi i capelli) ed è presente nel tessuto epiteliale della pelle. Oltre alla cheratina, le unghie contengono anche zinco e acqua; a seconda della quantità d'acqua presente al loro interno, le unghie si presentano lisce e flessibili oppure secche e fragili. La funzione delle unghie è quella di facilitare la presa e proteggere l'estremità delle dita delle mani e dei piedi. La struttura semitrasparente che chiamiamo comunemente “unghia” viene definita in gergo tecnico “lamina ungueale”, ed è formata da una radice dalla quale l’unghia cresce, un corpo attaccato alla pelle ed un’estremità libera che spunta dalle dita durante la crescita, che tagliamo quando diventa troppo lunga.
Le unghie crescono in continuazione di circa 0,1 mm fino a 1 mm al giorno. Le nuove unghie si formano nella matrice dell’unghia, che si trova alla radice della lamina ungueale: qui vengono prodotte nuove cellule epiteliali, che si moltiplicano in modo continuo e spingono in avanti l’unghia già formata, determinando quindi la sua crescita.
L'unghia è una lamina semi-trasparente: quando è sana appare di un colore rosato perché si appoggia sulla carne sottostante, di colore rosa. Premendo sull’unghia la vediamo diventare bianca, perché spingiamo via il sangue dai capillari che irrorano i tessuti. Il colore è un indicatore importante della salute delle unghie, ma non è l’unico: le unghie sane si presentano anche robuste ed elastiche, con la superficie liscia e integra, la loro estremità è compatta; le unghie sane non si spezzano e non si frastagliano facilmente.
No, durante la cura con farmaci antimicotici è meglio non applicare smalti o unghie artificiali. Lo smalto colorato fa da barriera al trattamento per la cura dell'onicomicosi, che risulta così meno attivo, perché il rimedio penetra con maggiore difficoltà nell'unghia colpita dal fungo. Le unghie finte, poi, possono soffocare l’unghia e in ogni caso, devono essere rimosse ogni volta sia necessario effettuare il trattamento topico.
Potrebbe trattarsi di un’onicodistrofia: per colpa del trauma la matrice ungueale potrebbe aver subito un'alterazione che causa una ricrescita anomala dell'unghia e la rende debole, frastagliata, con tendenza a rompersi. D'altra parte potrebbe essere accaduto anche che, dopo il trauma, l’unghia sia stata aggredita da un fungo. In caso di dubbio, prima di iniziare qualunque trattamento antimicotico è consigliabile rivolgersi al proprio medico.
Una corretta igiene aiuta a mantenere le unghie sane e a prevenire l’insorgere della micosi. La pelle tra le dita delle mani e dei piedi, in particolare quella presente sotto le unghie, deve essere sempre lavata accuratamente ogni giorno per evitare la proliferazione dei batteri che vi si annidano. Allo stesso tempo, è importante non tagliare le unghie troppo corte, e, per prevenire la micosi delle unghie dei piedi, è bene utilizzare calze di cotone anziché di tessuto sintetico, ed avere cura di cambiarle ogni giorno.
Per risolvere la micosi delle unghie dei piedi occorrono settimane o persino mesi di trattamento. Il motivo è che le unghie dei piedi crescono più lentamente; ci vuole, quindi, più tempo perché l'unghia sana ricresca e la parte colpita dal fungo sia eliminata.
Una volta comparsa, se non tempestivamente curata, la micosi delle unghie può peggiorare e cronicizzarsi. Le unghie affette da onicomicosi, oltre ad essere antiestetiche, possono anche essere molto dolorose. Il problema, quindi, non è solo di natura estetica: a causa del fastidio e dolore connessi alla sua manifestazione, l'onicomicosi può diventare una problematica invalidante. Se trascurata, inoltre, l’onicomicosi può trasmettersi da un’unghia all’altra. Come trattare la micosi delle unghie? Un rimedio risiede in farmaci antimicotici specifici, come quelli formulati da Trosyd®.
Alcuni accorgimenti pratici riducono il rischio di contrarre l’onicomicosi. Per prima cosa occorre evitare di camminare scalzi, in particolare al mare o in piscina, in palestra, e in generale in tutti i luoghi umidi frequentati da altre persone. Per chi si reca abitualmente in questi ambienti, l'utilizzo di detergenti specifici può aiutare a prevenire il contagio. Alcuni accorgimenti utili: utilizzare scarpe traspiranti; indossare calzini di cotone; asciugare i piedi con un asciugamano dedicato; lavare sempre calzini e asciugamano a 60° per uccidere funghi e batteri.
Sì, le persone affette da diabete hanno un rischio maggiore di sviluppare l’onicomicosi: questo disturbo è favorito dalla ridotta circolazione sanguigna all’estremità di mani e piedi. Per prevenire l'insorgere di onicomicosi, i pazienti diabetici devono controllare regolarmente l’aspetto delle proprie unghie e rivolgersi al medico qualora esse dovesse ispessirsi, scheggiarsi, macchiarsi o cambiare colore.

ONICODISTROFIA E ONICOPSORIASI

La deformazione di una o più unghie può essere dovuta a cause diverse. Potrebbe trattarsi di onicodistrofia, una malformazione dell’unghia causata da traumi, calzature strette. La deformazione potrebbe anche dipendere dalla presenza di un disturbo noto come onicopsoriasi, o psoriasi dell’unghia.
L’unghia colpita da onicodistrofia si spezza o si scheggia, la superficie può apparire frastagliata ondulata.
In caso di onicodistrofia, il trattamento più efficace ha inizio con un'adeguata prevenzione. L’onicodistrofia si può prevenire osservando un’igiene scrupolosa delle unghie e lavando spesso mani e piedi, ma anche evitare traumi alle unghie ed utilizzare calzature comode può scongiurarne la manifestazione. Qualora si presenti l’onicodistrofia traumatica, il trattamento consiste nel trattamento topico con preparati che riducono l’ispessimento favorendo il rinnovo della lamina ungueale e proteggendola da agenti esterni, come quelli della linea Trosyd®.
Bisogna prima di tutto evitare di indossare le scarpe senza le calze: i calzini assorbono il sudore ed evitano che i batteri si propaghino all'interno della scarpa. Le calze ideali sono quelle di cotone, mentre bisogna evitare quelle di tessuto sintetico (come i collant). È bene inoltre indossare scarpe comode, preferibilmente aperte se la stagione lo permette, che non stringano e non facciano sudare il piede. In caso di unghia distrofica, la cura agisce di più se supportata da abitudini corrette e salutari.
L’onicopsoriasi è un’alterazione delle unghie causata da psoriasi, malattia autoimmune che causa un'infiammazione cutanea cronica.
Le unghie colpite da onicopsoriasi diventano spesse e friabili e sulla loro superficie possono comparire linee trasversali e zone scolorite, di colore giallo o color salmone.

MICOSI CUTANEE

Se in qualsiasi parte del corpo compaiono macchioline bianche e squamose, accompagnate da rossore nell’area circostante, questo può essere l'inizio di una micosi cutanea. In caso di sospetta dermatomicosi è necessario rivolgersi al proprio medico o a un dermatologo.
La dermatomicosi dovrebbe essere trattata con un trattamento specifico che neutralizzi la proliferazione del fungo che l'ha causata. Se viene trascurata può cronicizzarsi ed estendersi al resto del corpo.
Sì, è del tutto normale: in genere le micosi cutanee sono indolori. Solo in alcuni casi, nei soggetti più sensibili, possono causare un lieve prurito dovuto all'infiammazione.
La dermatomicosi è molto contagiosa e può essere trasmessa ad altre persone attraverso il contatto fisico. Per questo, quando viene diagnosticata, è importante non condividere indumenti, asciugamani o utensili con persone. Finché non viene risolta è bene sospendere la frequentazione di piscine e palestre, per evitare di propagare il contagio.
Il piede d'atleta è una patologia che colpisce chi porta per tutto il giorno scarpe da ginnastica o chiuse che non lasciano respirare il piede. Non è necessario sospendere le attività sportive, bensì adottare alcune buone abitudini: utilizzare quotidianamente scarpe aperte o traspiranti, lavare i calzini ad alte temperature (90 gradi) per uccidere le spore, applicare il talco sui piedi prima di infilare i calzini per assorbire il sudore. Fare quotidianamente un pediluvio con acqua e bicarbonato può accelerare la guarigione e prevenire la ricomparsa di questo disturbo.
La ptiriasi è una micosi che si presenta sulla pelle del dorso, su spalle e collo, e può anche guarire da sola. Trattarla utilizzando dei trattamenti topici specifici accelera notevolmente i tempi di guarigione.

VERRUCHE

Le verruche possono insorgere in ogni parte del corpo, ma le zone più a rischio sono mani, piedi, gomiti e ginocchia. La crioterapia e gli altri rimedi sono indicati per la rimozione delle verruche comuni e plantari più profonde.
Le verruche sono inspessimenti della pelle, che in alcuni casi presentano delle zone scure. Il dermatologo è in grado di diagnosticare la natura dell'infezione e di consigliare il trattamento più adatto.
Per ridurre le possibilità di contagio bisogna evitare di entrare in contatto con la zona interessata dall'infezione, soprattutto se si hanno lesioni cutanee. Non toccare le papule e non utilizzare gli stessi asciugamani e indumenti di una persona infetta.
Una verruca comune o plantare trattata ed apparentemente risolta, in genere può considerarsi rimossa permanentemente. Il sistema immunitario normalmente tende ad eliminare qualsiasi traccia della verruca comune o plantare rimasta sulla pelle.

LESIONI, USTIONI, EMATOMI

Dipende dalla sua origine. Se è da sfregamento, si tratta di un’abrasione o escoriazione. Se è causata dal calore, si tratta di una scottatura. Se ti sei ferito con qualcosa di appuntito o tagliente, hai una ferita da taglio. Se è dovuta a un trauma sportivo o a una “botta”, si tratta di edema o ematoma. Esistono in commercio prodotti che agiscono sulle ferite indipendentemente dalla loro origine, come ad esempio Trosyd® Repair.
Se non trattata, qualunque tipo di ferita può lasciare una cicatrice. Le cicatrici si formano quando l’organismo non riesce a rigenerare un tessuto simile a quello danneggiato, perciò “chiude” la ferita attraverso fibre di collagene dense e traslucide. In genere saltano all’occhio perché hanno un colore e una consistenza diversa. Esistono creme ad azione idratante che favoriscono la rigenerazione dei tessuti, come Trosyd® Repair.
Assicurati che la zona sia pulita ed asciutta, ma cerca di non provocare un’ulteriore irritazione. Procedi con l’applicazione secondo le indicazioni riportate sulla confezione. Nel caso di Trosyd® Repair, stendi un sottile strato di crema, concentrandoti sui bordi della cute lesa ma senza esercitare frizione. È importante ripetere l’applicazione 1-2 volte al giorno, fino a completa guarigione. Nel caso in di ematomi, stendi la crema senza massaggiare, 2-3 volte al giorno.
Menu