Vaginite, Candidosi e vaginosi… facciamo chiarezza!
Per capire meglio le diverse tipologie di infezione dell’apparato genitale femminile, si deve partire dicendo che, in età fertile, l’epitelio che riveste la vagina è colonizzato da una ricca flora vaginale, ovvero un ecosistema di microrganismi “buoni”, soprattutto batteri del genere dei lattobacilli, che ha il ruolo principale di difesa da parte di agenti patogeni. Alterazioni di questo delicato equilibrio sono alla base delle situazioni patologiche.
Vaginite
In generale, con il termine vaginite ci si riferisce all’infiammazione della vagina, e in alcuni casi della vulva. Si tratta del disturbo ginecologico più diffuso e la maggior parte delle donne ha almeno un episodio di vaginite nel corso della vita. La vaginite può essere causata da diverse condizioni, come infezioni batteriche, infezioni micotiche, infezioni sessualmente trasmissibili (come tricomoniasi e clamidia), ma anche allergie o agenti chimici irritanti. Tra le cause di vaginite sono quindi comprese la candidosi vaginale e la vaginosi batterica.
Candidosi
La candidosi vaginale, chiamata comunemente “candida”, è un’infezione della vagina e della vulva causata dall’eccessiva proliferazione del fungo Candida, principalmente dalla specie Candida albicans (nel 90% dei casi), che normalmente fa parte della flora vaginale. La candidosi è un tipo specifico di vaginite, caratterizzata da infiammazione e altri sintomi specifici associati all’infezione.
Vaginosi
La vaginosi batterica, invece, è un’infezione di natura batterica, causata da un disequilibrio nella flora batterica normalmente presente nella vagina. In questo caso si assiste ad una diminuzione della presenza dei batteri benefici, come i lattobacilli, a favore di specie opportuniste e nocive per il benessere intimo. Anche la vaginosi batterica è quindi un tipo di infezione vaginale, caratterizzata da infiammazione e sintomi specifici, come odore sgradevole e secrezioni vaginali biancastre.